Il futuro è stato cancellato. L'immaginazione, stremata da crisi successive, innovazioni continue e ritorni immediati sugli investimenti, si scontra con un orizzonte chiuso; Ubriaca di nostalgia, si è liquidata qualsiasi visione a lungo termine come utopica, una mera fantasia - fino a quando non ci si scontra con la distopia. Eppure il compito prioritario dell'architettura è sempre stato quello di occuparsi del futuro: viviamo ancora strutture costruite decenni o addirittura secoli fa. Dove ci siamo persi? La quinta edizione della Biennale svizzera del territorio è un appello all'immaginazione. Un appello a reclamare il futuro e a progettare insieme alternative al lento svolgersi del presente.
28/09/2024
Sabato 5 ottobre, nell’ambito della quinta edizione della biennale svizzera del territorio, si terrà una passeggiata aperta a tutti, a cura di istituto internazionale di architettura e organizzata in collaborazione con la Sezione dello sviluppo territoriale del Dipartimento del territorio DT e lo studio De Molfetta Strode Landscape Architects.
25/09/2024
Con il tema di questa edizione, la Biennale ha deciso di concentrarsi sulle visioni con un bando lanciato per raccogliere nuove idee per il futuro. Un tema semplice “Back to the future”, ma con un alto potenziale per invitare le persone, soprattutto i giovani, a guardare al domani e cercare di interpretare cosa significhi davvero il futuro per loro. Il risultato è un mix unico di espressione artistica, coinvolgimento e idee originali che esplorano temi diversi.
16/09/2024
Svelato il programma della quinta edizione della Biennale svizzera del territorio, pronta a coinvolgere un pubblico sempre più vasto e variegato.
Un appuntamento su scala regionale e nazionale con un richiamo internazionale: un evento di alto livello che apre le porte di Villa Saroli ad esperti del territorio e architetti, nonchè al grande pubblico.La manifestazione si rivolge ai molti e differenti stakeholders coinvolti nel processo della Baukultur – inclusi attori del mondo dei media e della politica. Con questo approccio aperto, la Biennale contribuisce alla discussione sui cambiamenti sociali, economici e spaziali in atto all’interno della società di oggi.
È un centro di cultura urbana dedito all’esplorazione dei temi legati al territorio e alla sostenibilità. Luogo di apertura e di confronto, crede nell’architettura come strumento di lettura e comprensione delle grandi trasformazioni della contemporaneità. Favorisce la partecipazione della società civile, degli addetti ai lavori e delle istituzioni alla formulazione di una visione progettuale per il futuro del territorio che viviamo. Coinvolge i cittadini di tutte le fasce di età attraverso linguaggi e formati diversi, con una programmazione che include conferenze, incontri, esposizioni, summer school e laboratori. Nato nel 1983 a Vico Morcote come sede europea di SCI-Arc - Southern California Institute of Architecture di Los Angeles, dal 2015 l’Istituto Internazionale di Architettura risiede in Villa Saroli, nel centro di Lugano.
Marc Frochaux
È storico dell’arte, architetto e capo redattore di Tracés.
Ludovica Molo
È architetta e direttrice dell’Istituto Internazionale di Architettura in Lugano.
Caspar Schärer
È architetto e giornalista, segretario genarle della Federazione Architetti Svizzeri (BSA-FAS).
Cyril Veillon
È direttore di Archizoom, lo spazio espositivo dell’EPFL di Losanna.
Ariane Widmer Pham
È architetta e urbanista, pianificatrice cantonale di Ginevra.
Heike Biechteler
È architetta e assistente di ricerca senior presso l’Istituto di Architettura dell’HSLU.
Co-curatrice della biennale svizzera del territorio 2024.
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