Il futuro è stato cancellato. L'immaginazione, stremata da crisi successive, innovazioni continue e ritorni immediati sugli investimenti, si scontra con un orizzonte chiuso; Ubriaca di nostalgia, si è liquidata qualsiasi visione a lungo termine come utopica, una mera fantasia - fino a quando non ci si scontra con la distopia. Eppure il compito prioritario dell'architettura è sempre stato quello di occuparsi del futuro: viviamo ancora strutture costruite decenni o addirittura secoli fa. Dove ci siamo persi? La quinta edizione della Biennale svizzera del territorio è un appello all'immaginazione. Un appello a reclamare il futuro e a progettare insieme alternative al lento svolgersi del presente.
Un appuntamento su scala regionale e nazionale con un richiamo internazionale: un evento di alto livello che apre le porte di Villa Saroli ad esperti del territorio e architetti, nonchè al grande pubblico.La manifestazione si rivolge ai molti e differenti stakeholders coinvolti nel processo della Baukultur – inclusi attori del mondo dei media e della politica. Con questo approccio aperto, la Biennale contribuisce alla discussione sui cambiamenti sociali, economici e spaziali in atto all’interno della società di oggi.
È un centro di cultura urbana dedito all’esplorazione dei temi legati al territorio e alla sostenibilità. Luogo di apertura e di confronto, crede nell’architettura come strumento di lettura e comprensione delle grandi trasformazioni della contemporaneità. Favorisce la partecipazione della società civile, degli addetti ai lavori e delle istituzioni alla formulazione di una visione progettuale per il futuro del territorio che viviamo. Coinvolge i cittadini di tutte le fasce di età attraverso linguaggi e formati diversi, con una programmazione che include conferenze, incontri, esposizioni, summer school e laboratori. Nato nel 1983 a Vico Morcote come sede europea di SCI-Arc - Southern California Institute of Architecture di Los Angeles, dal 2015 l’Istituto Internazionale di Architettura risiede in Villa Saroli, nel centro di Lugano.
Marc Frochaux
È storico dell’arte, architetto e capo redattore di Tracés.
Ludovica Molo
È architetta e direttrice dell’Istituto Internazionale di Architettura in Lugano.
Caspar Schärer
È architetto e giornalista, segretario genarle della Federazione Architetti Svizzeri (BSA-FAS).
Cyril Veillon
È direttore di Archizoom, lo spazio espositivo dell’EPFL di Losanna.
Ariane Widmer Pham
È architetta e urbanista, pianificatrice cantonale di Ginevra.
Heike Biechteler
È architetta e assistente di ricerca senior presso l’Istituto di Architettura dell’HSLU.
Co-curatrice della biennale svizzera del territorio 2024.
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